Niente assegno per l'ex se ha la casa e un reddito

Il diritto all'assegno divorzile cade se l'ex ha una casa di proprietà e un reddito da lavoro dignitoso.

5 OTT 2015 · Tempo di lettura: min.
Niente assegno per l'ex se ha la casa e un reddito

Nell'ipotesi di divorzio l'ex non ha diritto all'assegno se ha una casa di proprietà e un reddito da lavoro adeguato a garantirle una vita soddisfacente. Questo quanto deciso dalla Cassazione con una recente ordinanza, la n. 18816/2015.

La Suprema Corte ha ribadito così la considerazione dei giudici di merito che avevano rifiutato la domanda di una donna che pretendeva l'assegno divorzile a carico dell'ex marito.

Secondo l'opinione della Cassazione, esaminata la situazione economica della donna, non esistono le premesse per la concessione dell'assegno, anche perché la stessa non ha potuto provare di aver avuto un tenore di vita superiore durante il matrimonio.

Sono state giudicate non valide anche le altre repliche della donna riguardanti l'assenza di una verifica dell'ipotetica miglioria delle condizioni economiche dell'ex coniuge e la domanda di risarcimento per i danni morali patiti per il "totale disinteresse", a suo dire, dell'ex marito nei confronti suoi e dei figli.

L'uomo, oltre ad aver ottenuto il rifiuto del ricorso, è stato anche in parte svincolato dalla partecipazione al mantenimento di uno dei due figli, che ha deciso di andare a vivere con lui.

Vediamo quindi come quest'ordinanza non sia in contraddizione con la sentenza della Cassazione civile, sez. I, n. 23442. Quest'ultima, infatti, aveva riconosciuto l'importanza delle aspettative di vita al momento del matrimonio e del tenore di vita effettivamente avuto. La signora in questione, non essendo stata capace di portare prove a suo favore in questo senso, ha automaticamente perduto il diritto all'assegno.

La donna, oltre a vedersi dichiarato inammissibile il ricorso, è stata condannata al pagamento delle spese processuali.

In questo caso, sono venuti a mancare quelli che sono stati finora i punti cardine in materia di assegni divorzili:

  • lo stato di bisogno del coniuge debole, in quanto la donna è stata giudicata perfettamente in grado di portare avanti, e in maniera del tutto autonoma, uno stile di vita dignitoso;
  • il tenore di vita avuto durante il matrimonio dal momento che la donna non è stata in grado di dimostrare di aver usufruito di uno superiore.
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