Le novità introdotte dal Decreto giustizia

Il Consiglio dei ministri ha approvato una riforma per velocizzare e rendere più efficiente la giustizia.

6 SET 2016 · Tempo di lettura: min.
Le novità introdotte dal Decreto giustizia

Entrato in vigore a inizio settembre, il decreto giustizia prevede misure per velocizzare e rendere più efficiente la giustizia italiana.

È entrato in vigore il cosiddetto "decreto giustizia" n.168/2016, approvato dal Consiglio dei ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a fine agosto. L'obiettivo della riforma, intitolata "Misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione, per l'efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa", è quello di rendere più efficiente il settore della giustizia, riducendo i tempi ed eliminando alcuni iter troppo complessi. Nei prossimi 60 giorni, il Parlamento dovrà studiare il decreto e convertirlo in legge.

Ecco le novità più importanti del decreto giustizia:

Corte di Cassazione

Il primo articolo del decreto dà la possibilità al primo presidente della Cassazione di utilizzare i magistrati addetti all'ufficio del Massimario e del Ruolo, in casi eccezionali e con l'obiettivo di accelerare la chiusura dei procedimenti arretrati, per formare i collegi giudicanti della Corte di cassazione. All'interno del collegio giudicante può essere presente solamente un giudice applicato che deve avere un'anzianità non inferiore a due anni.

Proroga pensionamenti

Il decreto proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2017, il termine di pensionamento per gli uffici di vertice della Cassazione, del Consiglio di Stato, della Corte dei Conti e dell'Avvocatura dello Stato. Questa proroga, inoltre, viene applicata per tutti quei magistrati appartenenti a questa categoria che non abbiano compiuto 72 anni entro questa data.

Tirocini formativi

La riforma riduce da 18 a 12 mesi i nuovi tirocini formativi a cui potranno partecipare, inoltre, anche i magistrati della Corte di Cassazione. Viene velocizzato il processo di reclutamento dei magistrati vincitori dei concorsi indetti nel 2014 e 2015, aumentando del 10% i posti disponibili. Viene bloccato, inoltre, l'assegnazione del personale della giustizia ad altre amministrazioni.

Processo amministrativo telematico

Dal 1° gennaio 2017, il decreto dà il via all'operazione di digitalizzazione del processo amministrativo. Per mettere in atto questo processo, verranno assunte 53 unità di personale a tempo indeterminato con competenze specialistiche, fra cui funzionari e assistenti informatici e dirigenti tecnici.

Rispetto a quanto riportato dai media nei giorni precedenti all'entrata in vigore del decreto giustizia, infinte, la riforma presente sulla Gazzetta Ufficiale è stata modificato, in quanto è stata stralciata la miniriforma riguardante il processo civile.

avvocati
Linkedin
Scritto da

StudiLegali.com

Lascia un commento
1 Commenti
  • Luigi D'ANGELO

    Fino all'entrata in vigore del decreto Pisanu, i procuratori capo potevano nominare gli upg pubblici ministeri nei processi avanti al tribunale monocratico. Fino al 2007 ad esempio a Firenze si era azzerato il carico dei processi in pendenza presso il tribunale monocratico in quanto gli upg già in servizio presso le procure, e quindi dipendenti dai procuratori capi delle procure erano a costo zer . All'indomani del decreto Pisanu che ha sconvolto questo equilibrio, si è ritornato ad avere arretrati. È lo stesso gli upg in servizio presso le procure rimangono alle dipendenze dei procuratori ma con altre mansioni oltre che a svolgere indagini e non certo impiegati come dal decreto Pisanu in azioni antiterrorismo. Almeno per gli addetti alle sezioni di polizia giudiziaria, laureati in giurisprudenza, darei al procuratore l'opportunità di nominarli vpo nei processi monocratici alleviando così il carico del processo.

ultimi articoli su attualità