Il primo passo nell’evoluzione del concetto di famiglia: il principio di unicità dello stato di figlio

A seguito dell'evoluzione culturale e sociale la legislazione italiana elimina la disparità tra i figli.

16 OTT 2013 · Tempo di lettura: min.
In Italia il 23,4% dei figli nasce al di fuori del matrimonio. Foto: Flickr

Le tematiche del matrimonio e della famiglia, negli ultimi mesi, sono diventate oggetto di interesse per vari stati europei.

Mentre Francia e Regno Unito hanno liberalizzato l'unione tra le coppie omosessuali riconoscendone validità giuridica, in Italia, timidamente, si sta iniziando a riformare uno dei capisaldi della nostra cultura.

Secondo la Costituzione italiana (art.29) si possono applicare le norme del diritto della famiglia (Libro Primo del Codice Civile) solo nel caso in cui il nucleo familiare è stato istituito a seguito del matrimonio.

Da ciò è derivato, sino a pochi mesi fa, che la legge riconoscesse come rapporti di parentela e di filiazione solo quelli di derivazione matrimoniale.

Con i decenni le cose sono cambiate. La legittimazione sociale del matrimonio è venuta scemando perché la società ha iniziato ad evolversi più velocemente di quanto avesse fatto in precedenza e di conseguenza anche i rapporti sociali ed umani hanno subito una trasformazione.

Secondo i dati Istat negli ultimi anni c'è stato un notevole incremento del numero di separazioni e divorzi, infatti, mentre nel 1995 ogni 1000 matrimoni avvenivano 158 separazioni ed 80 divorzi, nel 2011 si passa ad un ammontare pari a 311 separazioni e 182 divorzi.

Inoltre, il numero totale dei matrimoni negli ultimi anni sta subendo un calo: nel 1991 i matrimoni di prime nozze erano 310.000 ed ora sono 210.000; relativamente alle seconde nozze si è passati da 290.000 a 170.000.

Come si può notare dai dati presentati in precedenza, il numero dei matrimoni è in calo e si attesta, secondo i dati Eurostat, che in Italia il 23,4% dei figli nasce al di fuori del matrimonio, notevolmente al di sotto della media europea che è pari al 40%.

Adeguandosi ai cambiamenti della società, il parlamento italiano ha promulgato la Legge 10 dicembre 2012, n. 219 che introduce notevoli modifiche in tema di filiazione.

Il cambiamento più importante riguarda l'introduzione del principio di unicità dello stato di figlio secondo il quale non esiste più una differenza né una gerarchia nella filiazione.

Secondo le modifiche attuate, ai fini successori e legali non esiste più alcuna distinzione tra i figli nati all'interno del matrimonio e quelli nati da genitori non sposati oppure adottati.

Si è attuata una forma di uguaglianza tra i figli scardinando, finalmente, le nozioni di legittimità ed illegittimità della prole.

Con questa legge, formalmente si riconosce che hai tempi d'oggi non esiste più un'unica forma di nucleo familiare.

Con il diffondersi ed il radicarsi dei valori globali, tutte le culture occidentali si trovano a mettere in discussione quegli elementi tradizionali intorno ai quali avevano costruito la propria identità.

E tra questi rientra sicuramente il concetto di famiglia nucleare.

Probabilmente, questa riforma, costituisce il primo step attraverso il quale aggiornare quest'istituzione, innovando alcune sue forme, ma non perdendo di vista i suoi elementi tradizionali.

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Scritto da

Chiara Bardari

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