Eredità e coeredi: che fare in caso di disaccordo?

I soggetti individuati dalla successione diventano proprietari dei beni in comunione. Cioè ogni erede è comproprietario con gli altri eredi dei beni oggetto della successione.

20 OTT 2014 · Ultima modifica: 29 NOV 2021 · Tempo di lettura: min.
Eredità e coeredi: che fare in caso di disaccordo?

Quando un soggetto decede lascia il proprio patrimonio in eredità ai parenti più prossimi (così come individuati dalle norme di legge). Questi soggetti "succedono" nella posizione debitoria/creditoria del de cuis. In altre parole quando un nostro parente prossimo muore (padre, madre, fratello) ci lascia i beni che erano di sua proprietà (case, terreni, soldi, diritti). Questo fenomeno in diritto prende il nome di successione. La successione, cioè l'individuazione degli eredi, va effettuata entro un anno dalla morte del de cuis.

I soggetti individuati dalla successione diventano proprietari dei beni in comunione. Cioè ogni erede è comproprietario con gli altri eredi dei beni oggetto della successione. La quota di eredità di cui è proprietario viene stabilita per legge.

È possibile dividere la comunione ereditaria. I coeredi possono cioè decidere di "prendere" ognuno un bene che fu del de cuis, in maniera esclusiva, eventualmente pagando agli altri coeredi il valore della loro quota. Per dividere una comunione ereditaria ci si può recare da un notaio oppure adire le vie legali. Si ricorre al tribunale quando tra i coeredi non vi è accordo sul valore delle quote o sulla divisione dei beni.

Il nostro legislatore negli ultimi due anni ha tentato di semplificare le procedure giudiziali di divisione ereditaria introducendo l'art 791 bis C.p.c e la mediazione obbligatoria (adesso anche la procedura negoziata).

Quando si ricorre all'art 791 bis c.p.c

Si ricorre all'art 791 bis c.p.c qualora i coeredi siano d'accordo sull'entità delle quote ma non sul valore di queste. Invece di iniziare un procedimento ordinario, della durata di solito non inferiore ai 3 anni, si ricorre al giudice chiedendogli di nominare un consulente per la stima del valore dei beni e per la redazione del progetto di divisione. Il consulente nominato dovrà stimare il valore dei beni, individuare il valore delle quote ereditarie e redigere una proposta di divisione ereditaria. Se questa proposta non viene contestata da nessuno degli eredi, il giudice procederà con la divisione ereditaria.

Il vantaggio di tale procedura risiede nei costi e nella celerità dell'operazione. Questo procedimento ha un contributo unificato nettamente inferiore rispetto a quello di un processo ordinario poichè è un procedimento di "volontaria giurisdizione". Oltre ad avere un costo esiguo, è anche una procedura veloce perché si occupa di effettuare subito le operazioni tecniche. Per iniziare questo procedimento è però essenziale che tutte le parti firmino il ricorso congiuntamente.

Mediazione o negoziazione assistita

Se, invece, gli eredi litigano per più motivi inerenti la divisione (assegnazione dei beni, valore beni, valore quote) possono rivolgersi al proprio avvocato ed avviare una procedura di mediazione o di negoziazione assistita. Si chiede, cioè, all'avvocato (con l'ausilio del mediatore o anche senza l'ausilio del mediatore) di trovare un accordo bonario tra le parti in lite. L'accordo, frutto della mediazione degli avvocati o del mediatore ha il vantaggio di assecondare le volontà delle parti, non creando delle quote ereditarie ancorate al solo valore economico del bene. In altre parole, nelle procedure di mediazione, è possibile tenere conto del valore affettivo del bene, stabilire pagamenti di conguagli dilazionati nel tempo, permute. Cioè la mediazione serve a trovare una soluzione soddisfacente per tutte le parti, anche utilizzando una via non prettamente tecnica. Ancora, le divisioni ereditarie che vengono chiuse mediante accordi di mediazione hanno dei vantaggi fiscali (cioè sono esonerati dal pagamento di alcune imposte).

L'accordo raggiunto in mediazione dovrà in ogni caso essere autenticato da un notaio che si occuperà della trascrizione nei registri immobiliari. Indi, dopo aver sottoscritto l'accordo di mediazione è necessario recarsi da un notaio. Per tutto il tempo in cui dura la comunione, qualora un coerede utilizzi in modo esclusivo un bene, gli altri coeredi hanno diritto a ricevere una indennità per mancato godimento del bene e gli eventuali frutti del bene, secondo le proprie quote.

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Roberta Zicari

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23 Commenti
  • Mara Fiocchi

    Salve, I miei zii hanno lasciato un testamento con scritto di dividere tutto in parti uguali. Il terreno è stato diviso quindi in parti uguali ma gli altri eredi non sono d'accordo nella divisione del terreno, se si dovesse andare davanti ad un giudice chi dovrebbe pagare le spese legali?

  • Carla Nebiolo

    Credo sia un'ottima idea la mediazione. Vorrei sapere se l'esecutore testamentario può vendere beni mobiliari del defunto per pagare spese e legati o deve avere l'approvazione di tutti i coeredi.

  • giuseppe buffa

    Un ered si rifiuta di accettare la successione Si incomincia la divisione giudiziaria.I un immobile oggetto della successione vi si trova un negozio gestito dal fratello che non vuole accettare. L'udienza fissata per ottobre corrente anno l'avvocato del fratello telefona lallo avvocato della sorella per incontrarsi a settembre e che accetta la successione chiedendo due mesi di tempo per lasciare il

  • giuseppe buffa

    E se la mediazione non si raggiunge?

  • Teodoro Villani

    Buonasera, siamo in procinto di dividere la casa in due parti uguali 50% e 50%, ma dal momento che mio fratello ha intenzione di eseguire una ristrutturazione edilizia (demolizione e ricostruzione) e insiste che mi dovrei instare una parte della casa per iniziare i lavori ho iniziato ad avere molti dubbi in merito, in pratica non vorrei essere coinvolto in cose che poi me ne pentirò. Attualmente sono sposato e vivo nella casa di mia moglie e non vorrei avere altre spese intestandomi un immobile sia peri i dubbi sopra esposti che per le spese da sostenete (imu e tasi). vorrei sapere se c'è la possibilità di avere la mia parte di proprietà in denaro al fine di non essere coinvolto in un progetto che non condivido e che non mi riguarda. grazie

  • Maria gullace

    Non sono d accordo su certe cose mio papà e mancato fa 5 anni io ho un fratello che in nessuna maniere lascia mia madre vendere casa e terreno per di più sono arrivate anche le minacce noi siamo stanche di tutto questo e mia mamma a 75 anni e io come figlia le devo stare vicino perché mio fratello la abbandonata a se stessa non e giusto tutto questo non possiamo fare niente siamo stanche delle sue minacce mia mamma non vuole darle niente per come si e comportato non vedo cose giuste e neanche leggi giuste quando si tratta di genitori lui lo fa solo ed esclusivamente per i soldi io per di più ho anche un figlio disabile e prende una pensione tutti i mesi bisogna stare vicino a persone che c'è la fanno come mia mamma e mio figlio non a persone che anno ditte e fanno in modo di fare passare che non ce la fanno comunque o sono del fatto che queste cose dovrebbero essere chiarite bisogna fare una legge che dicesse che un figlio si occupa del proprio genitore il genitore fosse libero di lasciare quello che ha al figlio o figlia che le sta vicino in tutti i sensi grazie per lo sfogo

  • Tito Spaziani

    Abbiamo eredditato 10/12 di una abitazione.Altre due persone 1 / 12 a testa.Uno dei due è morto poco dopo. I suoi eredi sono in attrito per un' altra eredità. Per questo non hanno fatto successione entro l' anno. Noi per tutto ciò non possiamo vendere la casa. Cosa si può fsre?

  • Barbara Batkowski

    Se 2 eredi chiedono mediazione obbligatoria, negandone poi possibilità di accordo, o di divisione dei beni, e chiedendo di mandarli all'asta, e il terzo erede convocato con domanda giudiziale, cosa può o deve fare per impedirlo e difendere la sua quota dall'Asta?

  • Antonio mancino

    Salve. I miei genitori vogliono dividere i beni in quando ancora in vita. I miei genitori dispongono di una casa e hanno due appartamenti uguali dove attualmente in uno vivono i miei e l'altro mia sorella. Io dovrei ereditare l'appartamento dove vivono i miei e mia sorella quello dove vive attualmente ma non vuole farsi l'atto notarile intestato a lei, come bisogna comportarsi?

  • Mariangela Russano

    Buongiorno Vorrei una soluzione ad una questione ereditaria che secondo il mio parere non avrà mai fine... Da otto anni è deceduta mia madre...lasciando in eredità delle proprietà indivise..siamo 4 eredi compreso mio padre.. Fino ad oggi non si è arrivato ad un accordo In quanto le controparti non vogliono una divisione...nonostante sono giunta alla mediazione obbligatoria... Purtroppo non ci sono soldi per giungere ad una divisione giudiziaria...per tempi e spese previste... Cosa fare? Ci sono alternative per poterne uscire avendo ciò che mi spetta...oppure sono costretta ad abbandonare la causa?


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